CONCLUSA LA SUPERBRINDISI SUMMER SCHOOL

CONCLUSA LA SUPERBRINDISI SUMMER SCHOOL: BILANCIO POSITIVO PER PARTECIPAZIONE, OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO E PROMOZIONE DELLE CASE DI QUARTIERE

Brindisi, 18.09.2023 – Con le ultime partenze si è conclusa ieri, 17 settembre 2023, la quattro giorni dedicata all’innovazione in ambito di rigenerazione urbana e sociale. SUPERBRINDISI Summer School ha registrato un’ampia e qualificata partecipazione di cittadine/i e professioniste/i che, a diverso titolo e in diversi contesti, sono impegnati nella ricerca di possibili fattori di sviluppo per la propria città.

“Straordinaria occasione quella della Summer School per elaborare e pensare a nuove attività all’interno delle Case di Quartiere e con le Case di Quartiere in rete tra loro per vivificare la città e integrare i cittadini – ha dichiarato l’Assessore allo Sviluppo Economico e Sociale della città di Brindisi Ernestina Sicilia -. Significativa la presenza di “studenti” curiosi provenienti da altre città e di giovani brindisini pronti a cimentarsi con nuove idee di sviluppo per Brindisi. Inoltre – ha concluso l’Assessore – la Summer School è stata un’ottima occasione per far conoscere le Case di Quartiere presenti nei quartieri della città”.

Il bilancio dell’iniziativa si chiude con bene 111 iscritti, oltre 60 partecipanti in presenza, 20 giornalisti, 3 project work completati nei laboratori che si sono svolti in contemporanea nelle Case di Quartiere Accademia degli Erranti (Ex Convento Scuole Pie), Yeahjasi Spazio Musica (Ex Convento Santa Chiara) e Molo 12 (Palazzo Guerrieri).

“L’obiettivo del laboratorio di Performing Art e Comunità – racconta Andrea Santantonio di IAC Arti Performative che ha facilitato il workshop insieme a Nadia Casamassima – è stato far conoscere l’esistenza delle Case di Quartiere attraverso l’interpretazione del loro “Manifesto dei valori”, l’ideazione e la messa in scena di situazioni difformi di attraversamento degli spazi che potessero attirare l’attenzione e lanciare il messaggio della disponibilità di questi spazi per tutti”.

Il gruppo, eterogeneo per età e provenienza, ha messo le proprie esperienze personali al servizio dei luoghi per immaginare lo “spettacolo-provocazione” che è stato poi rappresentato sabato 16, prima sulla Scalinata Virgilio e poi, il pomeriggio, in Piazza Vittoria. Gli “attori” hanno interpretato la performance di gruppo prima chiedendo “che cosa fosse una Casa di Quartiere ai passanti” e poi “interpretandola” attraverso i suoi valori, suscitando uno stupore e una attenzione tra i passanti, difficilmente raggiungibile attraverso le tradizionali forme di comunicazione.Con il workshop Data Visualization “i numeri hanno raccontano le storie delle comunità e quello che le Case di Quartiere hanno fatto per il territorio – ha spiegato Martina Zunica Information Designer che ha facilitato il laboratorio -. I partecipanti hanno potuto esprimere una visione umana, personale di come hanno percepito questi dati, trasformando i numeri in qualcosa di nuovo con approcci totalmente personali, dal 3d al modo figurativo con i tradizionali rosoni. Il risultato è stato quello di utilizzare una forma di rappresentazione innovativa in grado di mettere un pizzico di creatività e creare curiosità intorno ai numeri del Bilancio delle Case di Quartiere”.

Infine, il terzo workshop, Design delle Politiche, ha rappresentato un tassello nel percorso di partecipazione e coprogettazione verso il potenziamento del Progetto Case di Quartiere grazie al nuovo Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie. “Nel laboratorio di Disegno delle Politiche – ha raccontato Giorgio De Ambrogioche ha coordinato le attività insieme a Paolo Cottino della KCity Rigenerazione Urbana – abbiamo lavorato a costruire un’analisi delle risorse del territorio e a costruire l’offerta di nuovi servizi in base ai bisogni dei quartieri e delle persone. Il gruppo è riuscito a individuale un grande potenziale ancora inespresso e non completamente utilizzato, soprattutto nelle Case di Quartiere più periferiche, che rappresenta una grande risorsa per la città.”

Oltre alla possibilità di fare ricerca fornite dai workshop laboratoriali, sono stati molto apprezzati dai partecipanti i momenti per stare insieme e fare rete ai quali hanno partecipato ospiti provenienti da diversi luoghi generativi come Daniele De Stefano, Moss Ecomuseo Diffuso di Scampia, Rita Elvira Adamo della Rivoluzione delle Seppie, Flavia Tommasini, Cheap Street Poster Art Festival e Mario Pagnottella de Progetto Trust Taranto. 

Chiusi i battenti di questa riuscita “scuola dell’innovazione”, l’Amministrazione comunale di Brindisi continua a puntare sui luoghi pubblici sottoutilizzati che possono diventare volano di sviluppo, di nuove imprese e progetti. il prossimo passo è la VIII edizione del Festival della Partecipazione 2023 che si svolgerà a Bologna da 22 al 24 settembre dove la città di Brindisi sarà presente tra le esperienze di partecipazione civica nazionali e internazionali che porteranno all’attenzione del dibattito pubblico le loro istanze di cambiamento.